Le donne lo sanno che la ritenzione idrica è tra i disturbi più diffusi, soprattutto quando riguarda le gambe. Colpa dell’organismo che trattiene i liquidi nelle zone più soggette all’accumulo di grasso: addome, cosce e glutei. Accorgersene è semplice. Basta tener d’occhio i cosiddetti edemi, anomali rigonfiamenti che segnalano il ristagno di fluidi e tossine a causa dell’alterata circolazione venosa e linfatica. Di questo, ne risente il metabolismo cellulare, intaccato dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.
Ritenzione idrica sulle gambe: tutte le cause
Ma chi è il vero responsabile? Le cause della ritenzione idrica sono molteplici, riconducibili a patologie più o meno gravi o a uno stile di vita sbagliato. Tra le più comuni:
- squilibri ormonali spesso legati all’assunzione della pillola anticoncezionale, o a un’eventuale gravidanza, o a sindrome premestruale e livelli di progesterone inadeguati rispetto agli estrogeni;
- malattie cardiache o renali;
- cattiva circolazione sanguigna che, come già ribadito, coinvolge anche il sistema linfatico;
- allergie;
- stipsi;
- fumo e alcolici;
- sedentarietà;
- troppo tempo trascorso in piedi con tacchi alti;
- lunghi viaggi in aereo.
Anche l’alimentazione può influire in tal senso. Se troppo ricca di sodio, incentiva la ritenzione idrica. Pertanto, riducete carboidrati raffinati, dolci, e cibi che possono provocare un ristagno del sistema linfatico, come latticini, farina bianca, burro e insaccati. Rappresentano, invece, un toccasana il cioccolato puro, il pesce, i legumi, oli vegetali spremuti a freddo come l’olio extravergine di oliva e quello di lino, frutta e verdura di stagione. Necessarie anche le fibre che ottimizzano le funzioni dell’intestino, contrastando il rischio di congestione. I frutti di bosco e gli agrumi, poi, sono fondamentali per il miglioramento della circolazione.
Inoltre, risulta doveroso sfatare la leggenda secondo la quale la ritenzione idrica generi aumento di peso. In verità, funziona al contrario: è il sovrappeso che, rallentando la diuresi, favorisce la ritenzione idrica.
Sintomi e manifestazioni della ritenzione idrica
Un classico della ritenzione idrica è il gonfiore e la pesantezza delle gambe, che, in tal caso, assumono anche un colorito poco salutare. Questo succede perché i liquidi, non riuscendo a risalire verso l’alto, rimangono imprigionati negli arti inferiori. Per approfondire l’argomento, vi consigliamo di leggere l’articolo di FarmaEnergy.
Ma, oltre al senso di stanchezza, che può interessare anche arti superiori e cavità addominale, i sintomi più comuni della ritenzione idrica sono:
- crampi diurni e notturni;
- edema malleolare;
- parestesie (intorpidimento temporaneo di gambe e piedi) e/o bruciori;
- vene varicose, ingrossate e ben in vista, simili a cordoni dall’andamento tortuoso, di color viola scuro o blu;
- teleangectasie, ovvero dilatazioni di piccoli vasi ematici (capillari, arteriole), visibili dall’epidermide, dal colorito rosso-bluastro.
Come eliminare la ritenzione idrica con i drenanti naturali più forti ed efficaci
Se raddrizzare il proprio regime alimentare e il proprio stile di vita non basta, occorre affidarsi a drenanti naturali, concentrati a base di sostanze capaci di sgonfiare l’epidermide dalla ritenzione idrica.
Il magnesio, ad esempio, si rivela più che efficace. Facilita la comunicazione fra centri muscolari, così come il potassio, che favorisce la diuresi, aumentando la produzione di urina e contribuendo al calo della quantità di sodio nel corpo. Anche le vitamine B6 e C possono aiutare a ridurre la ritenzione idrica. La prima è consigliata soprattutto alle donne con sindrome premestruale; la seconda, come testimoniano diversi studi, è irrinunciabile per la sintesi del collagene. Gode, inoltre, di proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Tra gli altri drenanti, ricordiamo anche:
- L- carnitina, aminoacido brucia grassi, in grado di rafforzare le cellule della pelle. Può essere assunto sia come integratore orale, che sottoforma di creme drenanti e anticellulite;
- retinolo, derivato della vitamina A. Le ricerche effettuate negli ultimi 40 anni ne hanno provato il beneficio su rughe e pelle. Spesso impiegato come trattamento rassodante, il retinolo, se applicato due volte al giorno per 6 mesi, con una concentrazione dello 0,3%, migliora l’aspetto delle gambe, combattendo tanto la ritenzione idrica quanto la cellulite. Questo perché innalza il flusso sanguigno e rende il derma più resistente;
- tarassaco, conosciuto anche come dente di leone o cicoria selvatica, utilizzato da sempre nella medicina popolare come depurativo e diuretico grazie alla presenza di flavonoidi e sali di potassio;
- la caffeina, appartenente alla famiglia delle metilxantine, accresce la circolazione e promuove la lipolisi delle cellule adipose. Per antonomasia, il caffè accelera la formazione di cellulite, ma se usato direttamente sulla parte interessata, può rivelarsi vantaggioso.
Il succo di mirtillo, poi, è un ottimo stimolatore della microcircolazione. Riduce il gonfiore perché carico di sali minerali. Non solo. Tra i rimedi fitoterapici, figurano le foglie di centella, che rendono più elastici i vasi sanguigni e riducono la permeabilità capillare e l’edema sottocutaneo; la betulla per l’eliminazione dei liquidi in eccesso; la corteccia di amamelide, con azione astringente; il melitoto, contro la pesantezza delle gambe; e i peduncoli di ciliegio.
Infine, per prevenire la ritenzione idrica, bevete molto e fate attività fisica: consigliati gli sport acquatici, oppure stretching, ginnastica dolce, camminata, cyclette. Il modo migliore per avere gambe in forma… e felici!