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Noemi Durini fidanzato: confermati 18 anni di carcere per omicidio

Noemi Durini fidanzato

Il brutale omicidio della giovane Noemi Durini ha sconvolto tutta l’opinione pubblica. Oggi, per fortuna, arriva la notizia che i giudici della Corte d’appello di Lecce hanno confermato 18 anni e 8 mesi di reclusione per Noemi Durini fidanzato Lucio Marzo.

Il 19 enne aveva confessato e poi ritrattato l’omicidio della fidanzata 16 enne Noemi Durini, ma alla fine è stato ritenuto colpevole di aver picchiato, accoltellato e sepolto sotto delle pietre la giovane ragazza. Era ancora viva quando l’ho sepolta: questa l’agghiacciante confessione data agli inquirenti che indagavano sul caso.

La conclusione del processo a Noemi Durini fidanzato

Il sentenza è arrivata in tempi abbastanza ristretti perché si è voluto procedere con rito abbreviato. I giudici che seguono la vicenda hanno respinto il rinnovo della perizia psichiatrica sul giovane e le attenuanti generiche presentate dall’avvocato difensore di Marzo. È quindi stata confermata la reclusione a 18 anni e 8 mesi per il giovane assassino considerato in grado di intendere e volere.

Dato che all’epoca dei fatti Marzo aveva 17 anni è stato processo nella sezione minorile del tribunale.

Il brutale omicidio di Noemi

Il brutale delitto di Noemi risale al 3 settembre 2017, anche se il ritrovamento del cadavere risale a ben 10 giorni dopo. Le forze dell’ordine trovano il corpo sotto una catasta di pietre solo il 13 settembre nelle zone rurali di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Fu proprio la confessione di Marzo che diede agli inquirenti l’esatta posizione del corpo della giovane.

Una tragedia preannunciata

Tanti dicono che l’omicidio si poteva immaginare visto che il ragazzo era noto per la sua violenza. La madre della vittima già lo aveva denunciato per i suoi comportamenti violenti. Il rapporto tra i due giovani è stato descritto come turbolento, ma nessuno riusciva a convincere Noemi di lasciare quel ragazzo così irruento.

Noemi Durini fidanzato violento

Fa rabbrividire il post lasciato da Noemi su Facebook pochi giorni prima dell’omicidio, tanto da far dire a moltissimi che si tratta di una tragedia preannunciata. “Non è amore se ti fa male. Non è amore se ti controlla. Non è amore se ti fa paura di essere ciò che sei. Non è amore, se ti picchia”.

Le dichiarazioni della madre di Noemi Durini

La madre della giovane uccisa non si è mai data pace e ha continuato a combattere per avere giustizia per sua figlia. Dopo la sentenza, Imma Rizzo lascia alcune dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti. Dice che non sarà mai contenta ma è soddisfatta della sentenza dei giudici di Lecce.

La madre non ha intenzione di perdonare il ragazzo per averle portato via mezzo cuore. La sua battaglia giudiziaria però continua perché ci sono ancora dei punti oscuri da esaminare. Infatti, i genitori di Noemi sostengono che i genitori di Marzo abbiano aiutato il giovane coprire le sue tracce.

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