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Microdermal piercing: tutto quello che c’è da sapere

microdermal

Hai sentito parlare del microdermal piercing, ma non sai esattamente di che cosa si tratti e vorresti reperire qualche informazione in più? Eccoti accontentata! Non è altro che l’evoluzione del classico piercing. É facile da realizzare e può essere effettuato su qualunque parte del corpo, anche in quelle normalmente ritenute off limits, come spalle, polsi e zigomi.

Da molti è conosciuto come piercing ad ancora, in quanto si applica ancorando sottopelle una placchetta a forma di L, alla quale viene agganciato all’esterno un brillantino o una pallina di titanio. La procedura, al contrario di quello che si potrebbe pensare, è poco invasiva ed evita la formazione di irritazioni.

Tuttavia, una volta attuata richiede una serie di accorgimenti, in modo da scongiurare eventuali infezioni. Ma come avviene l’applicazione del microdermal piercing? Scopriamolo insieme, in modo da fare un po’ di chiarezza in merito ad una pratica che sta diventando sempre più popolare.

Come si applica il microdermal piercing?

Il microdermal piercing è composto da due elementi: una piccola placca, che viene impiantata sotto la cute, ed una parte esterna, sulla quale viene ancorato l’elemento sporgente, che può essere un brillantino o una pallina. Vediamo nello specifico quali sono i passaggi eseguiti normalmente da un piercer:

  • disinfettare la pelle in maniera accurata, in modo da evitare l’ingresso di batteri, germi o sporco;
  • praticare un piccolo foro sulla cute con un apposito bisturi, detto dermal punch;
  • sollevare la pelle leggermente forata con l’ausilio di una pinza chirurgica, al fine di inserire sottocute una placchetta;
  • avvitare il brillantino o la pallina di titanio.

Il gioiello, come si può immaginare, è intercambiabile: basta svitare quello indossato ed avvitare quello che si vuole sfoggiare. Niente di più facile!

Altre informazioni importanti da tenere a mente

Ti stai chiedendo quanto costa il microdermal piercing? Il prezzo può variare dai 60 ai 100 euro. L’importante è che venga effettuato da un piercer professionista, in modo da evitare di correre inutili rischi e di compromettere la propria salute. Il dolore percepito è soggettivo e molto dipende dalla zona in cui viene realizzato. Tuttavia, bisogna dire che il microdermal è più invasivo di un piercing normale e può essere soggetto ad infezioni o rigetti.

microdermal cicatricePuò essere realizzato in qualunque parte del corpo, ma è meglio non scegliere quelle esposte ad urti od al rischio che si impiglino in qualcosa. In caso di necessità può essere rimosso, ma l’operazione deve essere attuata da un piercer, mediante una particolare pinza. Per evitare spiacevoli infezioni è importante curare il microdermal piercing una volta realizzato, facendo particolare attenzione all’igiene.

La zona va pulita con una soluzione salina e, per almeno una settimana, la parte deve essere coperta con un cerotto. Non deve essere toccato con le mani sporche e non deve entrare in contatto con sostanze chimiche o con batteri durante la cicatrizzazione. Infine, per cambiare i gioiello è necessario attendere almeno un mese.