Ci sono uomini che convivono con i baffi per tutta la vita. Altri che decidono a un certo punto di cambiare look. A ogni modo, è importante sapere come curare i baffi, così da mantenerli sempre belli da vedere e morbidi al tatto.
Dopo aver visto quali sono gli stili di baffi più di tendenza, ecco alcuni consigli utili per curarli al meglio).
Come si curano i baffi
Sicuramente il presupposto per curare i baffi è innanzitutto quello di farli crescere. La tempistica varia da uomo a uomo: potrebbe essere necessario lasciar trascorrere poche settimane o sei mesi, prima di vedere un bel baffo folto.
A questo punto, il barbiere è senza dubbio la persona più indicata per modellare il baffo, soprattutto se si tratta della prima volta. Comunque sia, se si decide di cimentarsi da soli nell’impresa, magari solo per fare una prova generale, ecco come procedere per il taglio.
Gli step principali da seguire per dare forma ai baffi sono tre:
- Prendere le misure. Si posiziona il pettine in orizzontale sotto il naso e si prende una misura indicativa della lunghezza del baffo sui lati. Si comincia a tagliare il baffo in corrispondenza dell’apertura delle labbra
- Radersi. Una volta stabilito qual è il bordo dei baffi da rispettare, sia da un lato che dall’altro, si procede con la classica rasatura della barba tutt’intorno
- Pulire il baffo. A questo punto, con le forbici, si pareggia il baffo lungo il bordo superiore delle labbra, perché non devono esserci peli più lunghi a ricoprirlo. Per un baffo “pieno” è sufficiente questa operazione, mentre per un baffo più sottile bisogna pareggiare anche il bordo in alto, quello immediatamente sotto il naso.
C’è una tipologia particolare di baffi che va sempre di moda e piace molto anche ai giovani, i cosiddetti baffi a manubrio. Si tratta di baffi che sono più lunghi sulle punte e che è possibile anche sistemare in maniera diversa, a secondo delle preferenze personali. È allo stesso tempo è anche uno degli stili più complessi da ottenere, ma ci sono siti sulla barba come questo che propongono guide in aiuto di chi vuole ottenerli.
Si possono poi pettinare le punte verso l’esterno, più volte al giorno per un effetto “all’inglese” oppure verso il basso, per il baffo “ungherese”. Il baffo a manubrio più originale resta quello con le punte all’insù, come il celebre Salvador Dalì.
Infine, molti uomini amano abbinare il pizzetto ai baffi. In pratica si tratta di un prolungamento di questi ultimi, che si uniscono alla barba che ricopre la zona del mento. La barba si rasa regolarmente sulle guance e poi si dona la forma desiderata al pizzo.
Ritocchi
Un baffo curato richiede numerose attenzioni, sia per quanto riguarda i ritocchi alla forma che alla pulizia. Almeno una volta alla settimana è indispensabile pareggiare i peli, utilizzando un paio di forbici corte di circa 4-5 cm. La parte sottostante il naso e le narici deve rimanere sempre pulita così come è importante pareggiare la lunghezza dei peli, per evitare che si sovrappongano al labbro superiore.
Il baffo più sfoltito o addirittura quello sottilissimo richiede qualche ulteriore accorgimento, dal momento che è necessario raderlo anche nella parte superiore.
Prodotti necessari
Ci sono altri consigli importanti da osservare su come curare i baffi. Il baffo infatti si deve lavare come i capelli e non con il semplice sapone per il viso. Questo ovviamente richiede qualche minuto di tempo in più, nelle operazioni quotidiane di igiene personale. I baffi si lavano con lo shampoo, a cui deve seguire un balsamo, con o senza risciacquo, a seconda delle preferenze. Questo passaggio è indispensabile per mantenere i peli morbidi al tatto e conferire loro un aspetto pulito e luminoso.
In commercio esistono anche creme specifiche per dare forma ai baffi e mantenerla nel corso delle ore. Se invece si opta per i baffi a manubrio, allora è indispensabile applicare un po’ di cera sulle punte, così da ottenere l’effetto desiderato.